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.L'Aquila, 2 aprile 2012
Al terremoto che ha colpito la mia città e i suoi abitanti. La sua natura, il suo respiro, la sua storia!

Non esistono sollievi riconoscibili!
Quella notte del sordo silenzio ha lasciato vite nel sordo silenzio, solo gli eco di ciò che eravamo e che difficilmente torneremo ad essere. Derubati dalle istituzioni e dalle loro menzogne, silenziosi nelle nostre proteste. Resta solo quel sordo silenzio. Il silenzio!
Quel silenzio che ha contaminato i corpi e le menti, senza scuse, senza possibilità di riavvolgere il nastro. Io lo vedo quel silenzio che si mescola alla polvere dei sopravvissuti, e a quella dei morti...
Quella polvere che portiamo addosso durante le lacrime, durante la paura, durante ciò che è restato!
Quella polvere che portiamo addosso durante le lacrime, durante la paura, durante ciò che è restato!
Ti domanderei terra: " perchè quella notte e perchè ancora tremi, proprio nel momento in cui ci sembra di averti dimenticata, tu e la tua furia cieca"!
Sò che ti abbiamo fatto del male Terra! Sò che di tanto in tanto ti sollazzi nel ricordarcelo. Te ne facciamo ogni giorno, violandoti, ignorando i tuoi segnali disperati.
Mentre tu "intervieni" solo quando sei esausta e violenta!
Mentre tu "intervieni" solo quando sei esausta e violenta!
Per questo non ce l'ho con te Terra, anche se ti sei presa tante vite scellerate in quel tuo sanguinario oblio. Ricordo quanto siamo state spietate l'una con l'altra. Mai avrei immaginato fosse stato scritto per la mia città, questo "gran finale"!
Io me lo tengo quel sordo silenzio, finchè lui ricomincerà a gridare, finchè lui tornerà a parlare, di noi. Con noi!
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