"We can be heroes, just for one day"!
La notizia, data da Sky News, è stata confermata dalla famiglia. Il Duca Bianco si è spento nella notte in casa sua. Aveva compiuto 69 anni l'8 gennaio, data dell'uscita del suo nuovo "Blackstar". Duncan Jones, regista e figlio di Bowie, in un post su Twitter, accompagnato da una foto di lui bambino sulle spalle del Duca Bianco, ha scritto: "Sono molto dispiaciuto e triste di dirvi che è vero. Sarò off-line per un po'".
Con un post datato 10 gennaio ma pubblicato questa mattina verso le 7.30 (ora italiana) sulle pagine Facebook e Twitter ufficiali di David Bowie, si annuncia la morte del musicista che sta dominando le classifiche di mezzo mondo con il suo nuovo album uscito pochi giorni fa e accolto da consensi unanimi della critica.

Reinventando negli anni il suo stile e la sua immagine e creando alter ego come Ziggy Stardust, Halloween Jack, Nathan Adler e The Thin White Duke (Il Duca Bianco).
Coraggioso, raggelante, irriverente, in eterna ricerca di nuovi terrirtori musicali e spirituali. Un artista non etichettabile, per questo fluido e sempre in movimento. Oggi più che mai è chiaro che la sua ultima opera, ispirata, forte, nuova e sofisticata, "La Stella Nera", voleva essere il suo più prestigioso saluto al mondo che l'ha amato, ascoltato e celebrato e che continuerà a farlo, consegnandolo alla storia.
Blackstar è una summa della poetica del Duca Bianco, un album asimmetrico, pieno di sfumature sonore, intriso di rock e jazz, di fiati ed elettronica, di riferimenti biblici e letterari da H.P. Lovecraft a Burgess. E' anche uno schiaffo a cinque dita per tutti i suoi detrattori che lo avevano dato per "morto" dopo l'uscita di "The Next Day" del 2013. Blackstar è un album di pesante impatto emozionale e di grande spessore stilistico, peccato che sia anche fisicamente e non solo artisticamente il suo ultimo testamento spirituale. "Lazarus" è il videoclip del secondo singolo estratto da "Blackstar". Da vedere: "Look up here, I’m in heaven"... (Guardate lassù, sono in Paradiso).
Tutto troppo "perfetto" però, un tempismo ritmico tale da destare il sospetto che anche questa volta sia stato tu a programmare il come e il quando, volendoci raccontare la tua morte attraverso la tua arte.
Grazie per la tua Arte Ziggy!
di LauraDenu
Fonte: Musikstory Box
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